"I miei pensieri sono come gradini su cui salire e andare oltre", scrive Nietzsche nell'aforisma 42 del
Crepuscolo degli dei; Wittgenstein nel
Tractatus usa la stessa immagine: "Le mie proposizioni illuminano così: Colui che mi comprende, infine le riconosce insensate, se è salito per esse – su esse – oltre esse. (Egli deve, per cosí dire, gettar via la scala dopo che v’è salito). Egli deve superare queste proposizioni; è allora che vede rettamente il mondo."
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