mercoledì 28 gennaio 2009

Se - If

If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you,
If you can trust yourself when all men doubt you
but make allowance for their doubting too,

If you can wait and not be tired by waiting,
Or being lied about, don't deal in lies,
Or being hated, don¹t give way to hating
And yet not look too good, nor talk too wise:

If you can dream - but not make dreams your master,
If you can think - but not make thoughts your aim;
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two imposters just the same;

If you can bear to hear the truth you've spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build them up with worn-out tools

If you can make one heap of all your winnings
And risk it all on one turn of pitch-and-toss
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss;

If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on, when there is nothing in you
Except the Will which says to them: ³Hold on!²

If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with kings, yet not lose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you;
If all men count with you, but none too much,

If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds' worth of distance run
Yours is the Earth and everything in it,
And, what is more, you'll be a Man, my son!

Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te tenendo conto però dei loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare o essendo calunniato non rispondere con calunnie o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono ne' parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare di pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio nello stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
Se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita distrutte e sai umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un solo colpo a testa o croce e perdere e ricominciare dall'inizio senza mai lasciarti sfuggire una sola parola su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: "Resistete!';
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
Se non possono ferire ne' i nemici ne' gli amici troppo premurosi; Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa: tua e' la Terra e tutto ciò che vi e' in essa e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio !
Written by Rudyard Kipling

2 commenti:

  1. Sabato ricominciamo col corso d'inglese: ho promesso che mi sarei incaricata io del tema d'inizio, quindi grazie per lo spunto meravigliosa ;-)
    Rita

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  2. Il paradosso del nostro tempo, nella storia, è che abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità sempre più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti sempre più ristretti.
    Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più ma godiamo di meno.
    Abbiamo case più grandi e maglie sempre più piccole, più comodità, ma sempre meno tempo.
    Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine ma meno benessere.
    Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo spesso, facciamo le ore piccole, ci alziamo tardi e stanchi, vediamo troppa Tv e preghiamo di rado.
    Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
    Parliamo troppo, amiamo troppo poco, e odiamo troppo spesso.
    Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere.
    Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
    Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa.
    Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
    Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.
    Abbiamo pulito l’aria, ma inquinato l’anima.
    Abbiamo dominato l’uomo, ma non i pregiudizi.
    Scriviamo di più, ma impariamo di meno.
    Pianifichiamo di più ma realizziamo di meno.
    Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
    Costruiamo computer più grandi per contenere informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
    Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni.
    Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie altrove.
    Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi in sovrappeso e delle pillole che possono farti fare tutto, dal rallegrarti al calmarti, all’ucciderti.
    E’ un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino.
    Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri o di cancellarle.
    Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con te per sempre.
    Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perché presto quella piccola persona crescerà e lascerà il tuo fianco.
    Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perché è l’unico tesoro che puoi dare con il cuore e non costa nulla.
    Ricordati di dire “vi amo” ai tuoi cari, ma soprattutto di pensarlo.
    Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell’anima.
    Ricordati di tenderle le mani e godi di questi momenti, perché un giorno quella persona non sarà più lì.
    Dedica tempo all’amore, dedica tempo alla conversazione, e dedica tempo a condividere i pensieri preziosi della tua mente.
    E ricorda sempre che la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro.
    erreffe

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