1)
William Ryan: “Dimenticate il marketing tradizionale e gli approcci incentrati
sul marchio. Siamo entrati nell’era della narrazione, in cui la più grande
sfida che le aziende affrontano è il modo di comunicare la loro storia nella
maniera più efficace e credibile possibile, sia all’interno che all’esterno.”
2)
Ashraf Ramzy: “La gente non compra i prodotti, ma le storie che questi prodotti
rappresentano. Così come non comprano marche, ma i miti e gli archetipi che
queste marche simboleggiano.”
3)
Steve Denning: “Una marca è essenzialmente una relazione. Questa relazione può
essere tenue, fragile, e limitarsi a una vaga familiarità del consumatore con
il nome della marca. Oppure iscriversi nella durata. Il paradosso del marketing
moderno, in effetti, è che deve rendere fedeli abitudini di acquisto che sono
divenute mutevoli, labili,
imprevedibili.”
4)
Larry Weber: “È necessario che la marca ritrovi un’identità forte e coerente
che parli sia ai consumatori sia ai collaboratori dell’azienda - dipendenti,
azionisti, fornitori, investitori - e condensi in un racconto coerente tutti
gli elementi costitutivi dell’azienda: la sua storia, la natura dei
prodotti che fabbrica, la qualità
del servizio che offre alla clientela, i rapporti di lavoro, il comportamento
nei confronti dell’ambiente.”
5)
Barbara Stern: “Quando avete un
prodotto che è identico a un altro prodotto, ci sono vari modi di battere la
concorrenza. O si abbassa il prezzo – ed è la soluzione più stupida – o si
cambia il valore del prodotto raccontando una storia”.
6)
George Lewi: “La marca diventa mito quando entra in armonia con le credenze dei
consumatori. Il ciclo vitale di una marca si articola in tre epoche: in quella
dell’eroismo la marca s’impone per la sua differenza; in quella della saggezza essa ottiene la fiducia; e nell’epoca del mito acquisisce una coscienza.”
7)
Steve Denning: “Le storie utili all’impresa possono essere classificate in:
storie che permettono di condividere conoscenze, storie che incitano
all’azione, storie che riguardano ciò che può accadere in futuro,storie basate
sull’umorismo e sulla satira, storie che comunicano quello che siamo, storie
che trasmettono valori, storie che colmano ritardi nelle competenze.”
8)
Christian Salmon: “Il neomarketing opera un sottile
slittamento semantico: trasforma il consumo in distribuzione teatrale. Scegli
un personaggio, e noi ti forniamo gli accessori. Datti un ruolo, noi ci
occupiamo delle scene e dei costumi. Il consumo come unico rapporto con il mondo.
Si attribuiscono alle marche i poteri che una volta si cercavano nei miti.”
9) Steve Jobs: Non abbiamo alcuna possibilità di farci pubblicità basandoci sulla funzionalità, sui benefici, sulla RAM, sui grafici e sui confronti. L'unica possibilità di comunicare che abbiamo passa attraverso un'emozione.
9) Steve Jobs: Non abbiamo alcuna possibilità di farci pubblicità basandoci sulla funzionalità, sui benefici, sulla RAM, sui grafici e sui confronti. L'unica possibilità di comunicare che abbiamo passa attraverso un'emozione.
Da
Christian Salmon, Storytelling, la fabbrica delle idee,
e Siate affamati, siate folli, Steve Jobs in parole sue a cura di George Beahm
e Siate affamati, siate folli, Steve Jobs in parole sue a cura di George Beahm