Un fashion magazine del
Rinascimento, un catalogo di moda, un “atelier portatile”. Il libro del
Sarto è
un codex dei primi anni
Quaranta del Cinquecento conservato nella biblioteca della Fondazione Querini
Stampalia di Venezia. Fu lo storico dell’arte austriaco Fritz Saxl, agli inizi
del Novecento, a sottolinearne l’importanza.
Il voluminoso quaderno
di fogli acquerellati raccoglie, tra gli altri, i costumi preparati dal sarto Ioanne
Iacomo
per una famiglia nobile in occasione dell’entrata a Milano di Filippo II nel
1548. Nelle sue pagine s’incontra una suggestiva sfilata di personaggi che
indossano costumi da giostra o da parata, alla turca o all’ungaresca, costumi a
righe verticali con ampie maniche, braghe rigonfie e rimborsanti al ginocchio,
scarpe a punta schiacciata, berretti piatti e piumati d’influenza germanica, o
a soufflé all’italiana, comode toghe, sopravvesti, turbanti, splendide zimarre
in damascho, nobildonne ricoperte di rasi o velluti color morello, porpora,
verde, decorati da tagli verticali, impreziositi da bottoni dorati e candidi
sbuffi, o operati a motivi geometrici bianco-neri, rosso-neri con rosetta o
fiorellino quadripetalo centrale. E poi un “generale” con leggero panseron sull’armatura classica, un’arcimboldesca “regina delle Amazzoni”, un nobiluomo con il volto dal colorito olivastro su cui brilla una lacrima, una giovane guerriera, un giullare dagli occhi spiritati...
fiorellino quadripetalo centrale. E poi un “generale” con leggero panseron sull’armatura classica, un’arcimboldesca “regina delle Amazzoni”, un nobiluomo con il volto dal colorito olivastro su cui brilla una lacrima, una giovane guerriera, un giullare dagli occhi spiritati...
Per Paolo Getrevi Il
Libro del Sarto è “un documento quasi certamente senza uguali”. E a proposito
della professione Tommaso Garzoni nel 1585 scrisse: “Se huomo da bene si
trova al mondo questi è il Sartore, perché almeno non beve il sangue d’altri
... essendo cosa chiara che quando si punge le dita nel cucire, succhia il suo
proprio”.
(L’immagine della "giovane guerriera" e le informazioni sono state raccolte nel Libro del
Sarto della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, con saggi di
Alessandra Mottola Molfino, Paolo Getrevi, Fritz Saxl, Doretta Davanzo Poli,
Alessandra Schiavon, ed. Panini, Ferrara-Modena, 1987)
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