"Nel blog l'altro può firmare nel tuo testo, esiste uno spazio per chiunque decida di arrivare"
mercoledì 24 dicembre 2014
venerdì 19 dicembre 2014
Salomon Resnik: Un dialogo insolito
Un
foglio bianco, essenziale, piegato in quattro, il carattere delle scritte è
un Comic Sans, l’indirizzo 8 kislev 5775, Sala
Montefiore, Centro di studi ebraici, Venezia.
La sua
voce compone un tessuto multiforme di lingue, italiano, francese, tedesco,
yiddish, spagnolo, i suoi racconti un arazzo di volti, libri, viaggi, città:
"Sono
nato nel 1920 a Buenos Aires, in un quartiere di immigrati, figlio di ebrei
russi ucraini di tradizione askenazita originari di Odessa. Da
piccolo andavo nella sinagoga per ascoltare mio padre che cantava nel coro,
avevo circa dieci anni, e mi ricordo che tutti, arrivati a un certo punto,
chiudevano gli occhi, e la persona vicino a me diceva che sarei diventato
cieco se avessi guardato ... guardai lo stesso, vidi le mani del celebrante che
si levavano verso l’alto simili a quelle ossute dei disegni di Egon
Schiele".
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