lunedì 20 giugno 2011

Con una mosca

Tzzzzzzzzzzzzzzzzzz
E' atterrata sul tavolo di fronte a me. Stavo per mandarla via e invece ho preso un'altra tazzina, ci ho versato un po' di caffè e gliel'ho offerto. Era tanto che non bevevo un caffè con qualcuno.
Tzzzzz
Ha ripreso a volare. Ha fatto qualche giro intorno alla sua tazzina di caffè e poi è precipitata sul piattino, svenuta. Forse si è ubriacata con i vapori del caffè. Forse per lei era la prima volta. E' rimasta per un po' distesa sulla schiena, quindi ha iniziato a sfregarsi le zampe esili.
Tzzzzz
Questo è il rumore di un'altra mosca che atterra improvvisamente sopra la mia prima mosca. Per un po' roteano insieme, poi volano fuori, lontano. Avranno cose più importanti da fare che bere una tazzina di caffè amaro con me.
Troc Troc Trrrrrrrrroc Troc Trrrrroc
Queste sono le mie unghie che tamburellano sul ripiano del tavolo.
Tzzzzz, tzzzzzzzzzzzzzzz
La mosca è tornata in casa. Plana sul piatto della sua tazzina di caffè, ormai freddo. Resta lì a fissarmi, e anch'io la fisso, come lei vuole.

(Incipit del bellissimo racconto di Maryam al-Sa'idi, Con una mosca, in Maryam e la buona sorte, Abu Dhabi 2009, tradotto da Ida Zilio Grandi e Massimo Khairallah per La casa delle parole, Venezia, aprile 2011)

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