mercoledì 18 aprile 2012

La confessione


C’erano libri che sovrastavano il rumore della vita e ti catturavano parlando solo delle cose più vere, Confessione era uno di questi libri. Tolstoj racconta la favola russa di un uomo che, inseguito da un mostro, si butta in un pozzo. Ma mentre sta cadendo vede sul fondo un drago che aspetta di divorarlo. In quell’istante l’uomo nota un ramo che sporge dal muro del pozzo e lo afferra, restandovi aggrappato. Così non cade nelle fauci del drago, né può essere mangiato  dal mostro che incombe dall’alto, però ha un altro problema. Due topolini, uno nero e uno bianco, stanno rosicchiando il ramo. Presto il ramo si spezzerà facendolo precipitare. Meditando sull’inevitabile sorte che lo attende, l’uomo si accorge di un’altra cosa: dall’estremità del ramo a cui è appeso gocciola del miele, e lui tira fuori la lingua per leccarlo. Questa dice Tolstoj, è la difficile condizione umana: noi siamo l’uomo aggrappato al ramo. La morte ci aspetta. Non c’è scampo. E così ci distraiamo leccando le poche gocce di miele che ci vengono offerte.
Eugenides Jeffrey, La trama del matrimoniotraduzione di Katia Bagnoli, ed Mondadori

1 commento:

  1. Mi è piaciuto molto questo libro.
    Ricco, avventuroso, colto, saggio, banale, appassionato, ossessivo.

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