venerdì 7 settembre 2012

Intercettazioni


Al negozio della Pimpa h 20.43, 6 settembre 2012
Sono rimaste quindi   48 no 50 sedie, Fino a dove siamo arrivati? Oltre il varco, Ma fa effetto, fa riempimento? Sì, guarda che per la festa di domani sera con i sacchi di cemento per terra non possono fare lì il palco, quindi lo fanno nell’altra parte dove c’è quella cosa alta, viene lì il djset,
A me basta una prolunga, basta che mi lasci una prolunga 10 metri, io dentro gli faccio trovare un faro da cantiere, dobbiamo collegarci in due, Sto pensando, il faro di cantiere che spina ha?
Una tedesca, ma io porto qui anche una ciabatta, Allora ti basta una prolunga da fuori a dentro, Ma tu dov’è che ti attacchi, E mi attacco qua ci attacco sia il neon che l’interno,
Pronto, dove sei, stai facendo il giro del mondo, arriviamo lì, siamo alla Pimpa ad accendere una luce...
Non so adesso quel punto lì è occupato, magari passiamo dal buco sopra, Ma fammi capire se tu arrivi qua con la presa attaccata alla ciabatta, Allora sì, in quel caso d’accordo, Io dicevo questo sai, a me basta che mi produci una prolunga, Hai due spine, è preparata, però ci vuole la ciabatta, Abbiamo anche quella,
Sei ubriaca, Perché ho bevuto l’aperitivo col Campari, mi ha veramente massacrato, tu non c’eri,
Comunque le luci e varie cose le portate alla burella, Qua riusciamo a farla ancora la prolunga a ponte di dieci metri per illuminare la Pimpa, Oggi L’Espresso è uscito su nazionale, ma anche su carta,  Su carta e web, figo, Spendendo zero, Spendendo zero...tempo, risorse, idee, sticazzi zero, Proprio sticazzi
Il proprietario me lo dà per sei mesi, gratuitamente adesso, E tu cosa ci fai? Dobbiamo decidere, quello che vuoi, è venuto benissimo, perché non è bianco, è un colore spettacolare,
Secondo me rimane troppo basso (il filo prolunga ndr) o lo portiamo sopra dove c’è il segnale che gira intorno, vediamo se le luci funzionano, Scusatemi ma io ho una premura di andare a casa a mangiare che non avete idea, allora faccio un’altra spina con una prolunga, poi però scappo perché...ho fame, Tu dici che deve girare lassopra, E sì se no è troppo bassa,  Ci arrivi in  cima? ce la fai? monta sul tubo, no ma sali sull’ultimo ti tengo io, Il ragazzo ha studiato, la madre quando ha dovuto iscriverlo ha detto...non farà l’alpinista,
La mania di questi giovani che fanno vedere le mutande, Non è cattiveria, Secondo me sono attaccate ai jeans, Secondo me sì, per fare i fighi,
Non ci passa questa spina, Più in alto, è bellissima, è spettacolare, Fascetta, Pronto,
Faccio portare le pizze, in quanti siete, in quattro, tra quanto le volete, al lavatoio, Va bene, ma lavatoio dove? al Foro Boario? ho capito, ve le faccio prendere così a caso, bene,
Ma macchine ne abbiamo? Cinque autisti che giran l’Italia a prendere gli ospiti, ah la signora M. arriva alle due del pomeriggio di sabato, tu lo sapevi, No, Eh...Aveva detto che non c’era venerdì...Dopo ne parliamo
Le ha buttate su le pizze, son pronte tra cinque minuti, Perfetto, sai cosa ha fatto oggi, io, all’oscuro di ogni cosa, mentre ero in piedi che non sapevo cosa fare, ha detto è lei la responsabile di questa cosa qui, ciao ed è andato via, Il principio della delega, Promossa sul campo,
Ok ti ho preparato la ciabatta, vado.

Nella burella h 21.13, 6 settembre 2012
Portate qua una scopa, anche, riesci a passare sotto, qua si chiude così, No occhio perché si trancia il filo, Deve alzarsi un po’, Vai, vaivaivai, perfetto, adesso questa la porta e in giù bisogna riuscire a fare una matassa molto... Guarda il riflesso verde lassù,  Occhei, quanti ne abbiamo allora fari, uno che è qua, uno che è spento lassù, Ma questo lo tamponi? Sembra il miglio verde, Quanti ne abbiamo fari? Fari ne abbiamo quanti vogliamo, Due li devi portare alla Pimpa, dove sei arrivato?, Qui sette, ne mancano ancora tre, Li spostiamo anche un po’ più in là, E queste stelle viste di taglio?, Quanti ne hai là, Uno, Possiamo fare con due, se li spostiamo in qua, Qua due servono, e uno qua, l’altro è là, Fammi vedere dove, un po’ più avanti, ma dici di qua o di la? Di là, uno andrebbe qua, uno questo qua lo sposto un po’, Esatto, esattamente, qua, certamente, un altro un po’ più in qua, dai ci siamo, dai, riducete un po’ il passo perché quello è troppo lungo, e  va bene, allora potreste fare una roba, appunto messi giù portate fuori il tutto e date una scopata,  Che così dopo veniamo ad attaccare le spine,
I miei tappi dei tavoli, lì ci sono delle bobine di legno con dei coperchi di plexiglass che io mi ero fatta fare rossi, ma sono arrivati bianchi, Nooo, E La Pimpa deve essere rossa, E sì
Ci mangiamo una pasta al volo?
foto: Tomas Saraceno Observatory, Air-Port-City

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