"Luigino si avvista da
lontano. Svetta sulle capocce della gente con gli occhiali grandi che sembrano
due monitor accesi. Sottobraccio un pacco di carte svolazzanti. Anche i suoi
capelli ondeggiano senza sosta. Cammina a passo svelto, forse per colpa di quel
cognome di origine teutonica: Baldan deriva dal tedesco bald che significa
presto.
Con il suo lungo dito indice, che
pare una bacchetta, dà un nome e una professione ai volti sconosciuti delle
vecchie immagini in bianco e nero:
“Sta siora la è Anna Verardo, la nevoda del Barbajàn, sto qua che l'è visin a la moto, i lo ciamea Capo Vidotto e el fea el barbier...”
“Sta siora la è Anna Verardo, la nevoda del Barbajàn, sto qua che l'è visin a la moto, i lo ciamea Capo Vidotto e el fea el barbier...”
Anche Giovanni, il bisnonno di
Luigino, faceva il barbiere; papà Emilio aveva il negozio di scarpe dove adesso
c’è Vettorel. Il nonno materno nei primi anni del Novecento si era imbarcato sulle navi danesi come fabbro, zio
Mario invece era detto Pesavento per la precisione con cui usava la bilancia nel suo
negozio di alimentari.
Luigino esplora i passaggi segreti
e gli infiniti collegamenti delle teogonie di provincia: ascendenze,
discendenze, cresime, matrimoni, funerali, reputazioni e mestieri. Fra i tanti fascicoli
di carte del suo studio ce n’è uno dedicato ai vecchi caffè e alle osterie. Una passeggiata che attraversa Conegliano da ovest a est fra gli anni Quaranta e Cinquanta. Un percorso arricchito dalle
cartoline d’antàn di attenti collezionisti. Un viaggio nei luoghi e ricordi di
molte generazioni."
Presentazione del libro domani alle 21, a Radio Golden, insieme a Luigino Baldan, Umberto Buongiorno, Silvana Bottecchia, Mauro
Fumagalli, Augusto Gallonetto, Franco Granzl iera, Alessandro Lessi,
Fabrizio Maset, Giuseppe Palugan, Bruna Saviane e Milena Zago.
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