venerdì 30 gennaio 2015

Si salva la vita con Google


Si salva la vita con Google, al pronto soccorso non si accorgono che rischiava l'infarto. Cinquantadue anni, appassionato di vela, ingegnere e imprenditore, sposato con un figlio, Fabio Brisolin è un nome conosciuto a Conegliano:  suo padre fu a lungo primario del reparto di otorinolaringoiatria. Oggi è vivo non grazie al pronto soccorso  della sua città ma perché ha avuto un’immensa fortuna e perché si è autodiagnosticato un’angina pectoris con Google.
A metà febbraio dello scorso anno Fabio si sta allenando in palestra sul tapis roulant quando sente un dolorino, un fastidio al centro del torace. Si ferma e gli passa. Da qualche giorno  ha anche una tracheite, il suo otorino prescrive del cortisone. Il disturbo si ripresenta ma lo specialista lo rassicura: "Può essere un effetto collaterale del farmaco".
Trascorrono le settimane. A intervalli e in momenti diversi il sintomo persiste, dura una quindicina di minuti: senso di oppressione al petto, sudorazione alle mani, pallore. A mezzogiorno del  7 maggio ne parla con il suo medico di base: la diagnosi è riflusso gastroesofageo (in assenza di bruciori di stomaco), la prescrizione Lansoprazolo. "Ma siamo sicuri, dice Fabio, perchè fra pochi giorni dovrei partecipare a due regate piuttosto impegnative e non vorrei..."


giovedì 15 gennaio 2015

Discorso


Discorso
Non devi mai lasciare quel vuoto nel discorso
Sei bravo, lo sai fare, ci puoi girare intorno
Lo puoi dimenticare, ma poi arriva un giorno
Che quel vuoto ti torna e non c’è più ricorso.

lunedì 5 gennaio 2015

Quello che non ti aspetti è:

- chiamare l’ultimo dell’anno un albergo del centro di Torino e trovare una camera libera;
- che la camera abbia le pareti arancioni e verdi strisciate di nero, muri screpolati, il climatizzatore che non funziona, il lavandino otturato, il bagno cieco e il box doccia che non si chiude;
- che l’addetta alla reception, giovane e pagata pochissimo, mamma sarda e papà pugliese, sia così gentile e innamorata del proprio lavoro da continuare a scusarsi, prestarti la sua stufetta e regalarti delle caramelle;
- che in un ristorante di lusso i più felici non siano i clienti seduti ai tavoli, ma i giovani cuochi e cuoche di diverse nazionalità che con entusiasmo preparano i raffinati piatti del menu;
- che in piazza nessun petardo  sia scoppiato a due metri da te;