mercoledì 10 settembre 2008

Il malinteso e Chesil Beach

“Il mondo va avanti solo grazie al malinteso. È grazie al malinteso universale che tutti si trovano d’accordo. Se infatti, per disgrazia, ci si comprendesse, non ci si potrebbe più mettere d’accordo." La citazione di Baudelaire compare all’inizio di un saggio di Alberto Andronico “Le radici del malinteso. La lacità tra identità e differenza”, che ho trovato per caso cercando, come a volte accade, altro. Ci sono malintesi scoperti, taciuti, voluti, tutti sono inevitabili, perché parole e gesti sono compresi con le lenti dello stato d’animo, del bagaglio culturale, della posizione sociale, dell’occasione, della convenienza, dell’inconscio…del meteo. Il malinteso può portare anche alla fine di una storia d’amore che sarebbe stata bellissima. Accade in Chesil Beach di Ian McEwan. Florence è una violinista di talento che non sente il bisogno di provare i piaceri del corpo, l’arte è l’universo che la appaga in modo totale. Edward, suo marito, invece è passionale e attratto dal corpo della moglie. La prima notte di nozze è un disastro. Lei fugge inorridita dalla camera dell’albergo e si allontana lungo la spiaggia di Chesil Beach. Lui si offende, interpreta quella fuga come un abbandono, non come un momento di disperazione. Scrive McEwan: “A Chesil Beach, Edward avrebbe potuto richiamare Florence o seguirla. Non sapeva, e nemmeno avrebbe voluto scoprirlo, che correndo lontano, sicura, nella sua diperazione, di essere sul punto di perderlo, Florence non si era mai sentita tanto innamorata e sgomenta, e che il suono della sua voce l’avrebbe raggiunta come una salvezza, che si sarebbe senz’altro voltata. Edward invece era rimasto impassibile nel suo silenzio virrtuoso, in quel crepuscolo estivo, a guardarla correre via sulla spiaggia, mentre lo sciabordio delle piccole onde copriva il rumore dei suoi passi faticosi e Florence si riduceva a un punto sfocato in fuga nell’interminabile rettilineo di ciottoli sfavillanti nella luce fioca.”

2 commenti:

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  2. Ciao Mario,
    in genere odiavo i malintesi, ma a questa nuova luce intravvedo una nuova ottica..

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