sabato 11 dicembre 2010

Le donne viste dalle donne


Immagini poetiche, impegnate, ironiche, immagini di donne che hanno cercato nel quotidiano i momenti della loro femminilità, della loro storia, del loro privato. Sono per certi versi sorprendenti le foto e i testi giunti all’associazione Dorothy di Vittorio Veneto - presieduta da Adriana Paolucci e coordinata da Susanna Tomaselli - per il concorso "Le Donne viste dalle donne”. Oltre duecento le partecipanti dal Veneto e da varie regioni italiane. Trentatrè le foto selezionate dalla giuria composta tra gli altri da Margherita Gobbi, psicologa e psicoterapeuta, Flavia Maraston consigliera per le Pari opportunità e dall’artista Armando Comin. Saranno esposte alla mostra che si inaugura oggi alle 18 allo spazio Mavv di Vittorio Veneto. Un viaggio nell’universo femminile, un susseguirsi di frame lungo i confini di sensibilità diverse. Due occhi in uno specchio: Volti femminili che si affacciano a scrutare la propria interiorità, si sporgono per veder affiorare e dissipare nell’esistenza il proprio essere con le sue innumerevoli sfumature (di Giulia Buci). Una giovane ranicchiata sul letto guarda il cellulare in attesa di una risposta: Ci sono donne che aspettano una chiamata, una parola, un sorriso che le faccia vivere ancora e le donne che non aspettano più niente (Marina Migena). Un volto arrabbiato e una mano che strappa una catena, Taiana Righetti cita Simone de Beauvoir: Una donna che non ha paura degli uomini fa loro paura, Une femme qui n’a pas peur des hommes fait leur peur. Ironico il ritratto di una signora in posizione yoga in un vecchio lavandino: A dimostrare che superiamo gap ambientali terribili e abbiamo la capacità di accedere a livelli spirituali che ci salvano (Annalisa Busato). Un cervello, una chiave inglese e un corpo sensuale: Un omaggio a tutte le donne che preferiscono prendersi cura della propria testa invece che del proprio corpo (Martina Emilia Scalia). Una mamma dopo una giornata di lavoro legge un libro a suo figlio: E dopo un momento di relax si dovrà ripartire con le solite care faccende! (Barbara Dal Cin). Close up su gamba abbronzata che esce da una macchina: Sappiamo essere molto sexy anche solo con un paio di infradito ai piedi...non c’è bisogno di vestiti costosi o di tacchi a spillo (Luana Rigolli). Una donna riflessa nel vetro di un forno: Non di sole pentole (Gloria Piana). Uno sguardo rubato per strada e una frase di K. Gibran: Ascolta la donna quando ti guarda, non quando ti parla (Maura Ghiselli). Interno bagno con lei di spalle e in piedi davanti al water: WhoMan? Quanto il mito della donna al maschile rispecchia la nostra vera natura? (Roberta Modolo). Un volto sorridente con gli occhi chiusi che abbraccia due cani affettuosi in mezzo alla neve: Una inesauribile capacità d’amare e di ascoltare sé stessa e gli altri per comprendere l’essenza delle cose, di apprezzare la vita con la consapevolezza di chi ha sofferto e sa quanto è importante donare un sorriso (Sabrina Falcone). Dettaglio di una bocca con una dentatura irregolare: Non siamo perfette ma sappiamo sorridere. Ci sono milioni di donne che per il lavoro e la famiglia trascurano sé stesse. Ci sono donne che non sono perfette ma nonostante questo continuano a sorridere alla vita e a guardare avanti dando sempre il massimo (Silvia Casagrande). La mostra "Le donne viste dalle donne", che resterà aperta fino all'11 gennaio, è non solo un appuntamento con la fotografia ma anche con una profonda ricerca di senso.

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