sabato 26 novembre 2011

Il monaco "mucca"

Disposto sul grande leggio centrale, non possiede né indici, né capitoli, né paragrafi. La lettura procede, si potrebbe dire, a vista, fruendo come bussola delle splendide figure miniate. Non si tratta per il monaco di tradurre il testo in sintesi concettuali, quanto invece di incorporarlo nella memoria e di riprodurlo nei vari casi della vita per motti e citazioni. E il monaco stesso è definito, non a caso, figurativamente una mucca, perché tutto il giorno, mentre fa il burro, accudisce gli animali, coltiva l'orto e il giardino, continuamente rumina borbottando il libro sacro. Non si tratta per lui di leggerlo, quanto di incorporarlo, di "mangiarlo".
Carlo Sini in Al di là del testo, riprendendo Nella vigna del testo di Ivan Illich.

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