venerdì 22 marzo 2013

Ritratto d'artista


Pellerin leggeva tutti i libri di estetica per scoprire la vera teoria del Bello, convinto che, dopo che l’avesse trovata, avrebbe fatto dei capolavori. Si circondava di tutti gli ausili immaginabili: disegni, gessi, modelli, incisioni; e cercava, si rodeva, accusava il tempo, i nervi, lo studio, usciva nella strada per trovare l’ispirazione, trasaliva di gioia perché gli pareva  di averla afferrata, poi abbandonava l’opera e ne sognava un’altra che doveva essere più bella. Così, tormentato da bramosie di gloria, sprecava le giornate in discussioni, e prestando fede a mille scempiaggini, ai sistemi, alle critiche, all’importanza di un ordine o di una riforma in materia d’arte, a cinquant’anni non aveva creato altro che abbozzi.
Gustave Flaubert, L’educazione sentimentale

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