domenica 30 novembre 2008

Nelle terre estreme - Into the Wild

Cos’è la liberta? Fuggire dalla dalla vita di tutti i giorni oppure fare i conti con la quotidianità. Nelle terre estreme (ed. Corbaccio) è un bel libro di Jon Krakauer che racconta la vera storia di Chris McCandless, un giovane che dopo la laurea abbandona la sua casa e la famiglia per inseguire la libertà. Morirà di fame in un vecchio autobus abbandonato nelle foreste dell’Alaska. Dal libro è stato tratto anche il film Into the Wild, scritto e diretto da Sean Penn.
Krakauer attraverso un posa coinvolgente e ricca di dettagli ci porta nei luoghi e nella mente di Chris. Nelle amicizie che incontra lungo il suo cammino. Intensa quella con il vecchio signor Ronald Franz che vuole adottarlo, ma Chris non si ferma, prosegue il suo viaggio verso le terre estreme. In una cartolina a Franz scrive: ”Apprezzo sinceramente l’aiuto che mi hai dato e i momenti che abbiamo trascorso insieme. Potrebbe passare molto tempo prima di rivederci ma, ammesso che io superi l’affare Alaska tutto d’un pezzo, riceverai di sicuro mie notizie. Vorrei ripeterti di nuovo il consiglio che già ti diedi in passato, ovvero che secondo me dovresti apportare un radicale cambiamento al tuo stile di vita, cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo.”
Per Krakauer lo spirito con il quale Chris si è avventurato nella foresta è lo stesso che porta gli alpinisti a sfidare la montagna, un bisogno spirituale di confrontarsi con sé stessi e con la natura. Una delle ultime cose che il ragazzo fa verso la fine dei suoi quattro mesi in Alaska è scattarsi una foto: “Chris sorride – scrive Krakauer, e il suo sguardo è inequivocabile: McCandless era in pace, beato come un monaco che va dal Signore.
Su un pannello all'interno dell'autobus, Chris aveva scritto di sé: “Da due anni cammina per il mondo. Niente telefono, niente piscina, niente animali, niente sigarette. Il massimo della libertà. Un estremista. Un viaggiatore esteta la cui dimora è la strada. (…) Per non essere mai più avvelenato dalla civiltà, egli fugge, e solo cammina per smarrirsi nelle terre estreme.”

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