domenica 26 maggio 2013

Capri



Il colore della guida è azzurro, un azzurro schiarito dagli anni, Capri storia e monumenti. Anche il cielo è indeciso, nuvole color fumo e campi blu. Tra le pagine il quadro romantico di Weichardt, una ricostruzione di Villa Jovis strapiombante sul mare, immagine del "cupo e chiuso carattere di Tiberio, dell’amara voluttà di solitudine e di distacco dal comune consorzio degli uomini".  Spira un vento freddo in questa giornata di maggio. Saliamo con la funicolare da Marina grande alla Piazzetta in un’aria di resine e oleandri, in una luce di libertà. Qui tutto è belvedere lungo i confini della meraviglia. Dalle parti della certosa si cammina fra limoni, ginestre, rose. 
Più in là il sentiero Krupp, verticale fra roccia e mare, scende come un serpente verso Marina piccola. Sullo sfondo i Faraglioni, i guardiani di pietra dell’isola. Oltre ancora la villa di Curzio Malaparte, battezzata dallo scrittore Casa come me. Un siluro appoggiato sullo scoglio di Punta Masullo. Residenza che bordeggia i dirupi, simbolo di denari e amicizie importanti. 
 A Marina piccola, accanto allo scoglio delle Sirene, incontriamo il sapore del mare, delle chiacchiere, delle ore che non si dimenticano. 
Capri è anche kasba di vicoli medievali, labirinto di ville e giardini, regno di gatti, tessuto di lunghi sentieri. Una via sale nel bianco e nell’azzurro, muri candidi e pini marittimi. Sopra una mattonella la scritta: In questa casarella visse nel 1938 Marguerite Yourcenar, autrice delle Memorie di Adriano, e qui scrisse il romanzo Coup de Grace." 
C’imbarchiamo sull’ultima nave alle otto di sera, con i capelli scompigliati dal vento, nell'abbraccio di un irreale e vulcanico tramonto.
Capri, 11 maggio 2013

mercoledì 8 maggio 2013

Sui libri




“Ci sono libri che ci accompagnano per una vita intera, che sono entrati nella nostra pelle e nei nostri pensieri. Libri di cui ricordiamo una sola frase , una riga, un verso soltanto. Libri che abbandoniamo dopo le prime pagine o che giacciono per anni sui nostri comodini. Libri che abbiamo letto da bambini e di cui ricordiamo ancora la copertina, l’odore, i colori. Libri che abbiamo letto e riletto decine di volte e conosciamo quasi a memoria. Libri che abbiamo letto ai nostri figli e poi ai nostri nipoti.
Ci sono libri che la scuola ci ha insegnato ad amare e libri che la scuola ci ha fatto odiare. Libri che abbiamo ricevuto in regalo da persone amate che custodiamo tra le cose  più preziose. Libri che abbiamo regalato o prestato  e non sono più tornati indietro. Libri famosi che leggiamo per dovere e libri sconosciuti che leggiamo per il gusto della scoperta di terre in esplorate. Libri che ci hanno dischiuso una lingua straniera. Libri che avremmo voluto leggere e non abbiamo mai trovato occasione per farlo.
ci sono libri che abbiamo comprato perchè avevano un bel titolo e una bella copertina e ci hanno tradito lungo i capitoli e libri che ci hanno regalato l’incanto di viaggi, di incontri, di emozioni indimenticabili. Libri sottolineati  a matita e libri con le orecchie sugli angoli, che quando li teniamo tra le mani si aprono sulle pagine delle nostre notti insonni.