giovedì 29 aprile 2010

L'etica

“Quest’avventarsi contro le pareti del nostro linguaggio è perfettamente, assolutamente disperato. L’etica, in quanto sgorga dal desiderio di dire qualcosa sul significato ultimo della vita, il bene assoluto, l’assoluto valore, non può essere una scienza. Ciò che dice non aggiunge nulla, in nessun senso, alla nostra conoscenza. Ma è un documento di una tendenza nell’animo umano che io personalmente non posso rispettare profondamente e che non vorrei davvero mai, a costo della vita, porre in ridicolo.”
Da Lecture on Ethics di Ludwig Wittgenstein

1 commento:

  1. La scienza (come metodologia e come prassi) si basa sull'etica. Robert K. Merton ad esempio ha formulato alcuni principi etici su cui si basa il lavoro dello scienziato:
    - Universalismo. "L'universalismo trova immediata espressione nel canone che qualsiasi pretesa di verità, qualunque ne sia la fonte, sia soggetta a criteri prestabiliti e impersonali di verifica, in accordo con l'osservazione e con le conoscenze accettate precedentemente."
    - Comunismo. "Le scoperte sostanziali della scienza sono un prodotto della collaborazione sociale e appartengono alla comunità. Esse costituiscono un patrimonio comune." "La concezione istituzionale della scienza come proprietà di tutti si lega alla richiesta imperativa di rendere universalmente note tutte le scoperte."
    - Disinteresse. "Una passione per la conoscenza, una curiosità non legata ad interessi materiali, una inclinazione altruistica verso il benessere dell'umanità e una serie di altri motivi particolari sono stati attribuiti alla persona che si occupa di scienza."
    - Scetticismo organizzato. "La sospensione temporanea del giudizio e l'analisi distaccata delle credenze alla luce di criteri empirici e logici." (Robert K. Merton, 1942)

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