sabato 24 aprile 2010

Il gioco e la regola

Passi e bisbigli nella stanza trapezio di Palazzo Badoer a Venezia, il papillon viola a pois verdi e gialli di Paolo Portoghesi, la foto in bianco e nero di Peter Behrens con un fiore nel taschino. L’editore e l'autore con le bozze del libro in valigia. Il monumento al supremo ignoto nella colonia di artisti di Darmstadt, un superuomo chiamato a sostituire un dio che Nietzsche ha chiamato morto. Per Behrens quel che appartiene alla vita deve ricevere bellezza. Il monastero di Beuron nell’alta valle del Danubio, uno dei luoghi preferiti di Hedegger. Il dialogo mai finito tra il tempio greco che mette in opera la verità e l’architettura. La disponibilità a seguire l’avventura del gusto. Una citazione di Le Corbusier: "Montaigne qui è il benvenuto: 'Il più elevato trono del mondo non si ha che seduti sul proprio culo.' Sì, la regola è il gioco. Ha avuto il denaro per essere servito, poi questo lo asservì e gli uomini hanno dimenticato come si gioca. Quando il mio cliente mi riempie la testa di quella o di quella sua piccola esigenza, io accetto, accetto fino a un cero punto in cui dico no, impossibile! Perché a quel punto siamo fuori della regola del mio gioco, del gioco in questione: il gioco di quella casa, di quell'insieme da cui la regola è nata nell'ora della creazione, si è sviluppata, affermata, è divenuta maestra. Tutto dentro la regola! Niente fuori della regola! Altrimenti io non ho più ragione di esistere. Là è la chiave. Ragione di esistere; giocare il proprio gioco. Partecipare, ma umanamente, vale a dire all'interno di un'esigenza di ordine, di un ordine puro."
Via d’acqua. I filmati nella nebbia e nel fumo del teatro del mondo di Aldo Rossi: una macchina alta 20 metri, a cupola ottagonale, strutturata in tubi innocenti rivestiti in legno. Una donna anni trenta, un’altra che dice di sé: Sono un piccolo bluff, un professore di Amburgo che possiede uno schizzo di Hans Poelzig, lo scenografo del film Il Golem di Wegener, il libro Uni-Angst und Uni-Bluff di Wolf Wagner. Germania anno zero di Rossellini, Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders. Treno, tram, stanza padovana. Filosofici interrogativi su transumanismo, genetica come nuova frontiera della conoscenza, dominio della tecnica, Google e Facebook nuovi circenses. Idee per una casa editrice.
Verso casa.

Nessun commento:

Posta un commento