domenica 18 novembre 2012

Fulvio Ervas: più mondo ai ragazzi autistici


Accade che a volte le tesi di laurea abbiano la stessa fantasia e leggerezza dei romanzi che scriverai dopo. Accade anche che dopo Follia docente, Commesse di Treviso, la prima avventura dell’ispettore Stucki, Pinguini arrosto, Buffalo Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza, L’amore è idrosolubile, definito dalla critica un giallo celestiale, ti capiti di scrivere la storia di un altro ma che diventa tua, e di scriverla così bene che diventa un caso letterario e vende 250.000 copie, e la casa editrice Marcos y Marcos esaurisce la carta per far fronte alle richieste, e che arrivi a fare 134 presentazioni in 6 mesi in giro per l’Italia e all’estero. È capitato a Fulvio Ervas, autore di Se ti abbraccio non avere paura e ospite ieri alla Filanda Bortolomiol di Valdobbiadene con i brillanti Alunni del Sile. Una serata trascorsa tra musica, racconti, letture, domande e risposte.
Ha mai pensato che tutta questa pubblicità potesse essere negativa per Andrea? No, gli abbiamo dato più mondo sono convinto che più mondo gli faccia bene, la mia esperienza di insegnante con ragazzi autistici va in questa direzione. Questo libro l’ha cambiata? Dedico meno tempo alla mia famiglia e alla scuola e questo qualche problema può crearlo, ma non vedo l’ora di tornare a scrivere: ho due nuove storie dell’ispettore Stucki da raccontare. Appena succede avrò più tempo anche per il mio orto. Il suo cognome sembra portoghese, in portoghese ervas vuol dire erbe. No è ungherese, siamo arrivati qui 140 anni fa, anche se ormai ce ne siamo un po’ dimenticati. In Italia siamo circa quattrocento. Davvero la sua tesi di laurea s’intitolava La salvaguardia della mucca burlina? Sì, è andata così: quando mi dovevo laureare in scienze agrarie a Padova chiesi una tesi veloce al professor Bittante. Ho proprio quel che fa per te, disse, e mi spiegò che lo studio riguardava la mucca burlina (una specie che si trova solo sul Monte Grappa ndr). Stai attento, però, aggiunse, questa mucca ha un tasso di false gravidanze altissimo, è un dato che va verificato in ogni intervista. Raggiunsi con la mia Cinquecento le stradine del Grappa ma quando chiesi quel dato al primo allevatore mi guardò come per dire: per forza che la nostra agricoltura è in crisi guarda che incompetenti ci sono all’Università. Era uno scherzo: burlino fu il professore.

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