domenica 19 aprile 2009

Una scrittura femminile azzurro pallido

"Soltanto adesso il viso di Vera incominciò a squarciare la vuota e chiara superficie, ma fu come se venisse da una remota lontananza. Sembrava che una persona inesperta manovrasse a casaccio la rotella di un binocolo nel tentativo di mettere bene a fuoco un oggetto lontano. Più o meno era così. Nella lente ancora torbida comparvero per i primi i capelli pettinati con la riga in mezzo, capelli neri come la notte che le scendevano dritti sulle spalle..."
Alcune righe dello straordinario romanzo scritto da Franz Werfel nel 1941 a Buenos Aires. Nella vita di Leonida e Amelie compare una lettera con una "scrittura femminile azzurro pallido". Pagina dopo pagina ci si immerge nei pensieri e nei sentimenti sconosciuti della coppia. Il romanzo è anche un silenzioso congedo dalla civiltà mitteleuropea.

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