"Un conto è chiedersi, in fondo un po' futilmente, se ci siano davvero altri soggetti fuori della nostra coscienza, un altro, ben diverso, è sapere chi siano veramente. Per esempio e per concludere, poco tempo dopo la sua morte, emerse che de Man, quando viveva in Belgio all'epoca dell'occupazione tedesca, aveva pubblicato degli articoli antisemiti sul quotidiano collaborazionista "Le soir". De Man non aveva mai fatto parola a Derrida di quei trascorsi. Era un bugiardo? Supponeva che Derrida lo sapesse già? Si vergognava troppo? Mentiva anche a se stesso? Ecco qualcosa che non potremo mai sapere, mentre possiamo legittimamente attenderci che, col tempo, la fisica elabori una Teoria del Tutto."
(Da "Introduzione a Derrida" di Maurizio Ferraris)
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