Quando hai un attacco d’asma, ti manca il respiro. Quando ti manca il respiro, fai fatica a parlare. La frase ti rimane bloccata in gola a causa della quantità d’aria limitata che riesci a espellere dai polmoni. Non riesci a dire molto, tra le tre e le sei parole. Questo ti porta a provare rispetto per la parola. Te ne vengono in mente un sacco, di parole. Scegli le più importanti, ma anche pronunciare quelle ti costa molto. Non è come per la gente sana che butta lì tutto quello che le viene in mente come se fosse spazzatura. Quando qualcuno dice “ti amo” durante un attacco d’asma, la cosa è ben diversa. C’è una bella differenza. La differenza di una parola. E una parola è moltissimo perché quella potrebbe essere “sedersi”, “ventolin” o persino “ambulanza”.
Etgar Keret, Pizzeria Kamikaze
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