mercoledì 4 febbraio 2009

Simone Weil

Simone Weil (Parigi 1909-Ashford 1943), una grande intellettuale ricordata in un recente articolo di Vito Mancuso in cui si legge: "Dio è insieme personale e impersonale". Ciò significa che il rifiuto di Dio in quanto persona non comporta di per sé l'esclusione del divino. Vi è infatti anche un aspetto impersonale del divino (che si manifesta nella solidarietà con gli altri uomini, nell'amore per il creato e per la bellezza, nella tensione etica verso la verità e la giustizia) e quando un essere umano aderisce con tutto se stesso, incondizionatamente, a una di queste forme di amore assoluto, entra nel divino che lo sappia o no. Ciò che è decisivo è il sentirsi obbligati da qualcosa di incondizionato, che fa uscire da sé stessi e che lega a una dimensione superiore: "Quelli che possiedono allo stato puro l'amore per il prossimo e l'accettazione dell'ordine del mondo, compresa la sventura, costoro sono sicuramente salvati, anche se vivono e muoiono in apparenza atei".

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