Le pensioni si apprezzano in tre stagioni della vita: quando si è bambini, quando si hanno bambini e quando non si sopportano più i bambini. Nel periodo di mezzo, nel quarto di secolo avventuroso che va dall'adolescenza al primo colpo della strega, è difficile capire il fascino di questi luoghi. A trent'anni - è comprensibile - si confonde il ruolo di pensionanti con quello di pensionati, e si reagisce con atletico orgoglio. "Fermi in un posto per quindici giorni? Giammai". Ma le pensioni non hanno fretta. Aspettano che noi facciamo il giro del mondo, il costa a costa, la discesa delle cascate. Sanno che prima o poi, torneremo a controllare cosa c'è di dolce. Magari con amici stranieri, che ne chiederanno una porzione anche loro.
Written by Beppe Severgnini
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