domenica 8 gennaio 2012

Limitati

I pensieri si ripetono ma non del tutto uguali. Così due scrittori lontani tra loro come José Saramago e Thomas Bernhard, in due romanzi molto diversi L'anno della morte di Ricardo Reis (1984) e Il soccombente (1983), propongono la visione dell'uomo come essere insufficiente, limitato, mutilato.
Saramago: "...oggi in Spagna ci sono troppi storpi, soffro al pensare che il generale Milàn d'Astray potrebbe stabilire le basi di una psicologia di massa, uno storpio che non abbia la grandezza spirituale di Cervantes cerca di solito consolazione nelle mutilazioni che può far patire agli altri (...) Non c'era bisogno di andare tanto lontano, tutti siamo storpi."
Bernhard: "Se guardiamo con attenzione gli uomini, vediamo solo dei mutilati , ci disse una volta Glenn, mutilati nel corpo o nello spirito, non c'è altro, pensai io. Più a lungo osserviamo un uomo, più mutilato ci appare, egli è talmente mutilato che all'inizio non vogliamo crederci, come invece dovremmo. Il mondo è pieno di storpi. Quando camminiamo per strada incontriamo solo mutilati, e se invitiamo qualcuno ci accorgiamo presto di avere uno storpio per casa."

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