giovedì 15 gennaio 2009

Fantasmi

Nero, arriva vestito di nero lo scrittore. Tiziano Scarpa, la pelata, il baffetto, la voce prima emozionata poi stentorea mentre legge Marcel Schwob (Le vite immaginarie). “Fissare i propri fantasmi” è il titolo dell’incontro organizzato dal circolo Walter Tobagi di Venezia all’Hotel Bologna di Mestre. Cos’è il fantasma? Un pensiero ricorrente, un ritornello della fantasia a cui dare voce. Distingue, Tiziano Scarpa, tra fantasma personale e collettivo, tra ciò che è nostro e potrebbe essere condiviso, e ciò che è condiviso e potremmo far nostro, tra storia privata e storia comune. Idee, suggestioni, racconti che diventano parole. Il suo ultimo libro, “Stabat mater”, nasce dal ricordo della madre che gli raccontava che era nato all’ex Ospedale della Pietà: un tempo ospitava le orfane e Vivaldi era il loro insegnante di musica. La scrittura è un atto di fiducia verso gli altri che lo scrittore fiduciosamente immagina interessati. Un atto che richiede tempo.

Nessun commento:

Posta un commento