E poi, se l'immaginazione è trascinata dal desiderio di ciò che non possiamo possedere, il suo slancio non è limitato da una realtà completamente percepita, in quegli incontri in cui le attrattive della donna che passa sono generalmente in rapporto diretto con la rapidità del passaggio. Per poco che cala la notte e che la carrozza vada in fretta, in campagna, in una città, non v'è torso femminile, mutilato come un marmo antico dalla velocità che ci trascina e dal crepuscolo che lo sommerge, il quale non tiri contro il nostro cuore, ad ogni angolo di strada, dal fondo di ogni bottega, le frecce della Bellezza, della Bellezza di cui si sarebbe a volte tentati di domandarsi se non sia in questo mondo null'altro che il complemento aggiunto ad una passante frammentaria e fuggevole dalla nostra immaginazione sovreccitata dal rimpianto.
Marcel Proust, All'ombra delle fanciulle in fiore - Casa delle parole Velocità-lentezza-accelerazione, Venezia 14 giugno 2011
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