“I volti delle donne – esplorazione delle emozioni” è il titolo del concorso fotografico e della mostra organizzati dall’Associazione Dorothy di Vittorio Veneto (associazionedorothy.blogspot.com): la mostra si potrà visitare fino al 10 aprile dalle 18 alle 24 allo spazio Mavv di Vittorio Veneto (info 3484336550). Circa cento le foto pervenute e selezionate dalla giuria composta da Margherita Gobbi, psicologa e psicoterapeuta, Adriana Paolucci, presidente dell’associazione, Giovanni Ciluffo, regista, Eddi Cao, fotografo, e Mario Anton Orefice, giornalista. Per Susanna Tomaselli, coordinatrice Dorothy: “È il terzo anno che con grande soddisfazione organizziamo questa rassegna che ci auguriamo possa diventare un appuntamento costante per le donne e per la nostra comunità. L’arte è un ambito in cui le donne sono, mi sembra, molto presenti e propositive. ” La prima foto premiata è di Sonia De Boni:” La ribellione di Eva.” Le parole dell’autrice esprimono molto bene quello che l’immagine vuole trasmettere: “Il grido muto di una donna che cerca la propria indipendenza intellettuale isolandosi da ogni stimolo esterno. Una donna che non vuole più compromessi. Cosi ha inizio la ribellione di Eva : una viscerale necessità di cambiamento e di ricerca della propria essenza attraverso un viaggio solitario per ritrovare se stessa.” “Alla giuria – spiega Margherita Gobbi - concordemente, è piaciuta molto l’idea di una donna che si ribella, che cerca nel proprio mondo interno, ( gli occhi chiusi, le orecchie tappate), una via di uscita, un nuovo modo di esistere come persona, nascondendo per un’ attimo la sua identità femminile(le maschere sui seni).” Al secondo posto “La donna non è cielo”, di Luana Ciambellini, è forse all’opposto, una foto sfumata, in bianco e nero, la donna che compare sembra sì terrena, ma quasi al confine tra i mondi, tra aria e cielo, terra e acqua, luce e ombra. L’autrice dice nel suo testo: “La donna non è cielo, è terra, corpo di terra che non vuole guerra.”, ed è in questo essere terra che il suo volto diventa quasi magico, il volto di una Dea, anche se terrena…La terza foto, Mbaye e Aida, è di i Martina Emilia Scalia. Scrive l’autrice: "L'Africa cammina sui piedi delle sue donne". È questo il motto della campagna mondiale che nel 2011 ha accompagnato l'assegnazione del Premio Nobel per la Pace alle donne africane. Ma se sono i loro piedi a percorrere la lunga via verso il riscatto del continente africano, è nei loro volti sorridenti e fieri che è custodito, intatto, il potenziale di crescita e di pace che di quel riscatto costituiscono presupposto indefettibile. Ecco i volti di Mbaye e di sua figlia Aïda, che gestiscono orgogliose un minuscolo ristorante nel villaggio di Diambalo, nella regione di Thiés, in Senegal. Due del mezzo miliardo di donne africane che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono, nell'ombra, alla realizzazione di un mondo migliore."
(foto di Sonia De Boni, Luana Ciambellini, Martina Emilia Scalia)
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