"Nel blog l'altro può firmare nel tuo testo, esiste uno spazio per chiunque decida di arrivare"
mercoledì 15 dicembre 2010
Storming Pizza, Tales of creativity
Il fiume scorre là fuori nella gelata campagna veneta a sud di Roncade. Nella sede di H-Farm, l’azienda di webcreativi e start up fondata da Riccardo Donadon, sta per cominciare il laboratorio di idee Storming Pizza. Gli schermi degli iPad e dei MacBook illuminano volti pensosi, sorridenti, concentrati. Vladimiro e un wedesigner dalla barba evangelica scambiano alcune impressioni su LeWeb Paris, la conferenza internazionale che l’8 e il 9 dicembre ha riunito 2500 fra imprenditori, bloggers, investitori e giornalisti. Un giovane con grandi occhiali neri commenta: “Non basta avere una buona idea, bisogna avere la forza e la capacità di portarla avanti, insomma “big shoes and beautiful mind”. Il primo a prendere la parola per raccontare il suo progetto è Massimo. Il nome della sua creatura è Resbox, un applicativo per ricostruire la vita degli oggetti e per condividere con altri idee e informazioni sulle cose. L’uditorio ascolta tra un passaggio di file con Bluetooth e le vibrazioni dei messaggi in arrivo sugli iPhone. “Più persone registrano i loro oggetti in Resbox e più il sistema funziona. Ipotizziamo che io stia cercando un modello particolare di macchina: entro in Resbox e condivido con tutti quelli che hanno registrato quel tipo di veicolo dati e informazioni .”Sì, la cosa potrebbe funzionare, osserva Vladimiro, per quegli oggetti per i quali vi è scarsa disponibilità, come i vinili o le auto d’epoca. Non dobbiamo pensare di essere sempre onnicomprensivi, ma ragionare anche per settori, microaree.” Sorgono ulteriori riflessioni sulla necessità di QR code (un codice di riconscimento) e sul collegamento con Kooaba, dispositivo che cataloga le immagini e Tales of Things, dispositivo che archivia le storie degli oggetti. È la volta di Billo che presenta Wefo, un sistema di gradimento dei siti. “Con Wefo - spiega Billo - puoi fotografare ciò che ti piace di un sito e nello stesso tempo chi visiterà quel sito potrà, usando Wefo, capire quali sono le aree che hanno riscosso maggior successo. Serve un plug-in nel browser. Posso anche decidere, attraverso una mappa di dettagli fotografici, di navigare nel sito seguendo le aree che hanno riscosso maggior gradimento.” A Vladimiro viene in mente un’applicazione che presenta delle analogie apparsa sul creativeapplications e che dà la possibilità ai lettori di un libro in formato elettronico di taggare le frasi o le pagine che li hanno emozionati e interessati maggiormente. Chiunque attivi questo programma può non solo agire segnalando a futuri lettori le sue preferenze, ma anche leggere il libro con gli occhi degli altri. Le righe o le parti “molto buzz” dagli utilizzatori hanno infatti gradazioni di colore diverse. Ci si confronta anche su Sidewiki, la funzione web annotation di Google, sulla possibilità di sviluppare un grabber o un bookmark ad hoc. Da un’idea all’altra la riunione si avvia verso un’amichevole conclusione: arrivano le pizze di tanti gusti. Il dialogo prosegue più leggero su Android e social games, sulle incredibili revenues di chi si è inventato i social goods, sulla nuova maschera di Facebook. Le parole scorrono come il fiume là fuori verso nuovi paesaggi.
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