Gentile Corrdado Augias
gentile redazione di Repubbllica,
trovo finalmente il tempo per scrivervi due righe ed esprimere profonda delusione, offesa, rammarico, per un giornalismo che domenica 17 gennaio non ha esitato - come già accaduto altre volte - a sbattere in prima pagina un minore tra le macerie di Haiti. Guardatela quella foto, cosa ha a che vedere con il diritto di cronaca? È solo la ricerca di un'audience da Gran Guignol, a tutti i costi e alla faccia della Carta di Treviso e altre carte che sono solo carta straccia. Davvero c'è qualche giornalista serio che pensa che avevamo bisogno di quella foto, e altre simili, per comprendere che 100.000 vittime non erano solo pensionati? Non ho altro da dirvi.
- Gentile Mario, si sbaglia - quella foto era bellissima, ricorda un'altra foto celebre di circa 30 anni fa: una bambina ugualmente nuda che correva in vietnam nel fumo dlele bombe - servì contro la guerra
molto cordialmente, Corrado Augias
- Ergo questa serve contro i terremoti?
- Serve a suscitare solidariertà, si spera - non sia così polemico molto cordialmente, Corrado Augias
- Gentile Corrado Augias
La ringrazio per la precisazione e la cortesia ma il dubbio che non sia quella la strada maestra del giornalismo mi rimane. Personalmente avrei scelto un'altra foto tra le migliaia a disposizione, puntare sui più piccoli sia in pubblicità che in cronaca è facile, è come scegliere il nero per essere eleganti.
Molto cordialmente, Mario
P.S.Se la foto fosse stata scattata a L'Aquila l'avreste pubblicata?
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