"Dal silenzio senza parole a lungo custodito, e dall'accurata chiarificazione dell'ambito in esso diradato, viene il dire del pensatore. Dalla stessa fonte viene il nominare del poeta. Ma poiché il simile è simile solo in quanto è distinto, e il poetare e il pensare si somigliano nel modo più puro nella cura della parola, essi sono ad un tempo separati nella loro essenza dalla massima distanza. Il pensatore dice l'essere. Il poeta nomina il sacro. Come poi, pensati partendo dall'essenza dell'essere, il poetare, il ringraziare e il pensare si richiamino l'un l'altro e siano insieme divisi, rimane qui una questione aperta. Presumibilmente il ringraziare e il poetare scaturiscono in modo diverso dal pensare iniziale, di cui essi fruiscono , senza poter esser per sé un pensare. Si conosce senz'altro qualcosa sul rapporto tra la filosofia e la poesia, ma non sappiamo niente del dialogo tra il poeta e il pensatore che "abitano vicini su monti separatissimi."
Martin Heidegger, dal Poscritto a Che cos'è metafisica, 1943
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