“La più nobile specie di bellezza è quella che non trascina a un tratto, che non scatena assalti tempestosi e inebrianti (una tale bellezza suscita facilmente nausea), ma che si insinua lentamente, che quasi inavvertitamente si porta via con sé e che un giorno ci si ritrova davanti in sogno, ma che alla fine, dopo aver a lungo con modestia giaciuto nel nostro cuore, si impossessa completamente di noi e ci riempie gli occhi di lacrime e il cuore di nostalgia. Di che abbiamo nostalgia alla luce della bellezza? Dell’essere belli: ci immaginiamo che molta felicità debba andare a ciò congiunta. Ma questo è un errore”.
Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano, parte IV, Dell’anima degli artisti e degli scrittori. Negli appunti preparatori il paragrafo termina con la frase: “Di questo tipo è la bellezza del golfo di Napoli visto durante il crepuscolo”.
Nessun commento:
Posta un commento