sabato 22 gennaio 2011

La gueulade


"Non so se lei sa che Flaubert aveva a proposito dello stile, una teoria: quella del mot juste. La parola giusta era quella - unica - che poteva esprimere compiutamente l'idea. Dovere dello scrittore era trovarla. Come poteva sapere quando la trovava? Glielo diceva l'orecchio: la parola era giusta quando suonava bene. Quel perfetto adeguamento tra forma e materia - tra parola e idea - si traduceva in armonia musicale. Perciò Flaubert sottopeneva tutte le sue frasi alla prova de "la gueulade" (lo schiamazzo o vocÍo). Se ne andava a leggere ad alta voce quello che aveva scritto in un viale alberato di tigli che esiste ancora vicino alla sua casa di Croisset: la allée des gueulades. Lì leggeva difilato quel che che aveva scritto e l'orecchio gli diceva se aveva colto nel segno o se doveva continuare a cercare vocaboli o frasi fino a raggiungere le perfezione artitica, che perseguì con ostinata tenacia fino a raggiungerla."
Vargas Llosa, Lettere ad un aspirante romanziere

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