sabato 29 gennaio 2011

Scrittori politically incorrect

Orhan Pamuk non ha rilasciato interviste sulla sua rinuncia a partecipare ad una manifestazione letteraria nello Sri Lanka. Il motivo, cioè il mancato rispetto dei diritti umani in quel paese, è così evidente che una dichiarazione sarebbe risultata pleonastica.
In Francia il ministro della cultura ha mandato al macero il volume delle celebrazioni nazionali che conteneva il nome di Louis Ferdinand Celine, autore notoriamente antisemita. Gesto obbligato.
In Veneto Tiziano Scarpa e altri scrittori sono stati messi all'indice dall'assessore provinciale alla cultura di Venezia per aver firmato un appello contro l'estradizione del terrorista Cesare Battisti. Due scelte sbagliate.
Al Festival di Jaipur scrittori indiani contro gli angloindiani figli di papà (Rushdie, Gosh, Seth, ...) che hanno avuto accesso alle scuole private inglesi. A differenza dei colleghi, restano ai margini a livello internazionale perché scrivono nelle varie lingue nazionali dell'India. No global.

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