...gocce di pioggia, sempre tornando, due sigarette
accese, non si dovrebbe è vero, Libertango
di Piazzolla , e A house is not a home , chi
è Javier Cercas, non lo so nemmeno io, non ho letto niente di lui, ma il nome
suona bene suona lontano, e tutto ciò che è lontano o non interessa o
affascina, a me affascina, non credo si vada ai festival letterari per gli
autori ma perché, come in altre occasioni, ti senti parte di qualcosa di più
grande, lui comunque ha scritto una cosa su cui si può essere d'accordo, la
scrittura è ricerca di verità, che non è verità storica, ma soltanto
poetica, morale in questo senso, ma solo in questo senso più universale, se
tutto ciò non ha un senso, ma c'è qualcosa che non ha senso?, è solo perché
scritto a l'una di notte, quindi d'un fiato, senza riflettere, senza
proteggersi, come l'onda di Tagore, che non si nasconde e non raggiungerà mai
la rosa, l'onda non riesce a prendere il fiore che galleggia: quando cerca di
raggiungerlo lo allontana...bisognerebbe forse essere artisti come suggerisce
Rilke: non calcolare o contare; maturare come l'albero, che non incalza i suoi
succhi e fiducioso sta nelle tempeste di primavera, senza l'ansia che dopo
possa non giungere l'estate. L'estate giunge. Ma giunge solo a chi è paziente e
vive come se l'eternità gli stesse innanzi, così sereno e spensierato e
vasto...
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