martedì 9 ottobre 2012

Il pittore e l’iPad


Insieme al filosofo del tablet, Maurizio Ferraris autore di Anima e iPad, c’è anche il pittore del tablet: si chiama David Hockney e proprio oggi è uscito il suo A bigger Message, per i tipi di Einaudi. Nel libro Hockney, considerato fra i più grandi pittori britannici, scrive: “L’iPad può diventare tutto quello che vuoi che sia. Si può passare il tempo a fare dei giochi, a guardare Youtube, a navigare in rete o, come me, a disegnare. Picasso ne sarebbe andato pazzo. L’iPad è come un foglio di carta infinito. È possibile cambiare  le dimensioni in qualsiasi momento.
Per esempio ho cominciato a disegnare quella ciotola piena di arance sul tavolo di fronte  e poi ho ampliato il foglio di carta virtuale e la ciotola si è rimpicciolita. Si può andare oltre, aggiungendo nuovi elementi  al disegno, mettendo in un primo tempo le arance su un tavolo, poi in una stanza”. 
E
 in una recente intervista ha dichiarato: 

“Un iPad si può tenere nella giacca, è veloce, sempre pronto per fare schizzi e si può usare anche al buio. La luce cambia velocemente dunque bisogna decidere in fretta come immortalarla. Ho realizzato che con l’iPad potevo catturarla molto velocemente, molto più che con gli acquarelli, ad esempio, perché posso scegliere un nuovo colore e un nuovo pennello senza dover aspettare che niente si secchi”. A quando un virale o uno spot per Apple?
(immagine:  David Hockney for The Music Center Unified Fund, Los Angeles 1981)

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